Il fuoco: energia primordiale
e divina domata dall’uomo,
innescato, prende vita, consuma
e si consuma, respira per
nutrirsi della materia
che permette la sua esistenza.

Inspired by:

Kāṇvaśatapathabrāhmaṇam


Uddhāri Khāṇḍā
BRĀHMAṆA I

Agni. Il Dio-Fuoco, primogenito di Prajapati, padre di tutte le creature.
La teogonia induista offre l’immagine di questa entità che dimora nella bocca di Prajapati e che fuoriesce nell’istante in cui viene nominato il Ghee (il burro chiarificato utilizzato nelle offerte) di cui Agni è ghiotto, un fiume di fuoco sgorga, travolge e divora tutto ciò che incontra.

CONCEPT

Un’interpretazione delle cinque fasi associate al nascere e svilupparsi del fuoco circa la ritualità durante l’Agnihotra (sacrificio nel fuoco) nella tradizione Brahmanica.
Fasi che in un’ottica di analogia universale ricalcano quelle di tutti i sistemi che, dopo un evento di turbamento iniziale e un climax centrale, tornano all’equilibrio.
Queste entità archetipiche mantengono la loro natura di singole divinità, ma vengono proiettate in uno spazio ideale, diventando fotogrammi di momenti nel fluire continuo, verso il risolversi di un sistema in disequilibrio.
La sfocatura, è un ossimoro semantico: il fuoco che non è a fuoco. Si sovrappone ad essa uno schema di lettura simbolico, tre elementi che completano lo scenario, l’altare, il cielo e un cursore, punto di tensione tra cielo e terra, metafora dell’offerta che una volta arsa, sale verso la sua destinazione, sede della divinità. Raggiunto il vertice, plana lentamente verso il centro trovando l’equilibrio tra condizione divina e terrena.